Pensieri sulla GMG 2016 di Cracovia

 

«Sono sincero: io non volevo partecipare. Che senso aveva? Ormai infatti era tanto tempo che non frequentavo la fraternità, o almeno non la frequentavo con la stessa assiduità del passato. Lo studio prima e il lavoro poi mi avevano stancato mentalmente e fisicamente, non volevo partire, volevo rilassarmi e fare “normali” le vacanze estive. Invece no, alla fine sono partito, anche perché Padre Gabriele quando si mette in testa un obiettivo lo raggiunge, e mi ha convito. Il viaggio di andata non prometteva bene, ventisei ore di pullman, uno sfinimento. Arrivati a Sulcowice il gruppo si divide, ognuno in direzione delle proprie abitazioni. Le giornate erano piene, la fatica era tanta, ma a noi non importava. C’era qualcosa nell’aria che non ci permetteva di accorgerci della stanchezza, qualcosa che era riuscito ad unire un gruppo di persone che fino al giorno prima sembravano quasi estranee. Ognuno di noi era sempre pronto ad aiutare l’altro in qualsiasi situazione. La mia riflessione sulla GMG parla di questo. Raccontare l’incontro con il Santo Padre non è il centro, sappiamo tutti che è una cosa emozionante, ma non è l’obiettivo di questo evento. Piuttosto è: vedere un tuo compagno sorriderti e ringraziarti, fare chilometri e chilometri a piedi e non sentire la stanchezza, solo perché lo si sta facendo tutti insieme. Questo è per me l’obiettivo della GMG, imparare a stare con gli altri perché in questa settimana nessuno è mai stato solo, e sperimentare che “chi crede non è mai solo”(Benedetto XVI). Credo che noi siamo il futuro e solamente tutti insieme possiamo migliorare il presente. “Ovviamente se decidiamo di alzarci dal divano” come ci ha esortato a fare Papa Francesco in uno dei discorsi che ci ha rivolto!».

Roberto Borgiani

 

 

«Per quanto riguarda la mia esperienza a Cracovia posso ritenermi ancora più innamorato di ciò che il Signore può fare! Sì, perché sono rimasto impressionato dalla positività delle Messe celebrate, delle testimonianze, della Veglia e di tutto il resto! La GMG per me è “amore”, mi sono commosso nel vedere come nel nostro gruppo le persone siano state capaci di apprezzare ed essere grate per ogni piccolo gesto compiuto da me e dagli altri, gesti semplici che spesso sono dati per scontati, ma che non sono tali ma bensì da imitare. La GMG insegna non ad imitare mode, bravate o atti in se stupidi, ma ad imitare gesti di amore da riportare nelle nostre case, nelle fraternità, nelle amicizie, nelle relazioni affettive e anche nelle situazioni difficili, insomma ovunque e sempre, dobbiamo portare amore e dobbiamo farlo con “gratuità” senza attendere gratificazioni e riconoscimenti. Concludo dicendo che il mio più grande desiderio è vedere tutti i miei amici comportarsi come ci si è comportati a Cracovia, un po’ facendo nostre le parole del Santo Padre quando l’ultimo giorno ha affermato: “la GMG inizia ora!” e questo perché, grazie agli altri e a Dio, quando si fa il bene si sta bene!».

Diego Capponi

 

 

 

 

GMG Cracovia 2016

 

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